Il tipo di passi che più riduceva la mortalità nello studio di cui parlavamo nella parte 1, sono i passi fatti sporadicamente, durante tutta la giornata. Quindi è inutile prepararsi, mettersi la tuta di Gucci e le scarpe Nike, per poi scendere e andare a camminare verso il bar con l’amica. Non è necessario fare i passi tutti insieme, anzi, è addirittura più benefico mantenersi in movimento e cumulare passi durante la giornata. In particolare :
- per ogni 1000 passi sporadici c’era una riduzione della mortalità del 28% alla fine del periodo dei 5 anni.
- per i primi 2000 passi, effettuati in maniera sporadica, la riduzione arrivava al 50% rispetto a chi non ne faceva (mentre del 37 % in chi i 2000 passi li faceva tutti insieme);
- la mortalità continuava a ridursi fino al 75 % a 4500 passi sporadici, poi non si riduceva più;
- se a questi passi sporadici venivano aggiunti 2000 passi fatti in maniera intenzionale (cioè per più di 10 minuti, ad un ritmo di 40 passi al minuto) la mortalità tornava a scendere fino ad un 80%.
Se dopo aver fatto il giro attorno al tavolo sei riuscito a coinvolgere tua moglie nel leggere questo articolo, lei sarà contenta. perchè probabilmente mentre tu stavi cazzeggiando a leggere questo articolo, lei si stava occupando della casa e ora ti rinfaccerà che non solo non contribuisci nelle faccende domestiche e fai cose strane, ma un domani lei si dovrà occupare di te da anziano, perchè lei, muovendosi, starà bene ed in forma mentre tu che stai sempre seduto a leggere al cellulare avrai bisogno del cambio del pannolone..
La cosa che più mi fa pensare di questo studio è l’ apparente necessità che abbiamo di non stare sempre nello stesso “stato di quiete” per troppo tempo. Sembra che abbia un grande impatto sulla salute è passare, durante la giornata, da uno stato di quiete ad uno di moto e poi nuovamente ad uno di quiete. Quindi ci fa bene allenare questa capacità di adattarci. Adattarci a piccoli stress.
Volendo trarre delle linee guida:
- compriamoci un contapassi o una smartband o qualsiasi wearable;
- vediamo quanti passi arriviamo al giorno;
- poniamoci l’obiettivo di fare almeno 4500 passi in maniera sporadica (cioè non continuativi: saliamo le scale, alziamoci dalla sedia ogni 45 minuti/ora, parcheggiamo più lontano, portiamo il cane a fare la pipì od una passeggiata anche se non siamo in lockdown, andiamo a fare la spesa a piedi, rassicurando nostra moglie che ci metteremo più tempo perchè lasciamo l’auto a casa, non perchè andiamo a bere birre o a trovare qualche amichetta);
- raggiunti i 4500 passi giornalieri cerchiamo, se possibile, di ritagliarci un momento per fare tra i 2000 e i 6000 passi ulteriori (ricordate dal precedente articolo che la minore mortalità per tutte le cause si aveva a 7500 passi e migliorava, anche se di poco fino ad 11000. Per chi è stato così disgraziato da mancarlo lo può andare a recuperare sulla mia pagina ( se ti impigrisci a fare una cosa del genere non credo proprio che inizierai a fare tutti quei passi al giorno…).
Ebbene anche oggi vi ho rotto le scatole e spero di avervi messo un po’ di ansia. Ma quell’ansia buona, che ti spinge a preoccuparsi di cose reali e ad agire in maniera funzionale per poter intervenire efficacemente sulle cose. Non quella che ti porta a chiamare 25000 volte il tuo medico di famiglia e a pretendere un antibiotico ad cazzum canis.
Fonti:
Quanti passi al giorno sono necessari per ridurre il rischio di mortalità per tutte le cause?
Accumulo di passi sporadici e mortalità per tutte le cause nel Women’s Health Study