Introduzione
Questo è il periodo dell’anno in cui i pazienti disperati non riescono a capire perchè si sentono stanchi e deboli, e in cui, frotte di anziani, giovani donne e bambini, si accalcano in ambulatorio volenterosi di sospendere farmaci per la pressione e farsi visitare per chiedere una spiegazione al loro stato psico fisico.
Una volta misurata la pressione e rassicurati del fatto che il parametro è normale, anche se magari un po’ più basso del valore invernale, e che comunque quel valore non giustifica questo stato di spossatezza, sordido esco l’asso nella manica dell’arsenale delle domande scomode e chiedo “Signora ma lei quanto beve ogni giorno?“, (e donne, non me ne vogliate, ma non ho detto a caso signorA). Le risposte che più mi hanno colpito sono: “Io non ho questo vizio” (e non si riferiva all’alcool) oppure “E’ che a me l’acqua non mi piace”. Un’altra paziente (sempre donna) mi diceva che l’acqua non la digeriva😯.
Volevano tutti per forza un integratore per la stanchezza, o delle buone bustine di magnesio e potassio. A quel punto gliel’ho prescritto e ho deciso di iniziare a scrivere articoli di educazione alla salute!
L’acqua, elemento fondamentale per la vita
Mi colpisce questa voglia di comprare integratori che vanno dai 20 ai 25 euro per sentirsi meglio e la cecità autoindotta che molti di noi hanno nel non voler vedere la causa di un problema, perchè altrimenti va cambiata un’ abitudine. Ed io lo so che voi pazienti lo sapete quale è la causa del vostro stato. Ve lo leggo negli occhi quando vi chiedo: “Quanto bevete ogni giorno?”
L’acqua è un elemento dai molteplici aspetti:
- è il materiale di costruzione del nostro corpo, di cui rappresenta il 60 %;
- il solvente in cui sono sciolti gli altri componenti e in cui avvengono le reazioni enzimatiche che ci mantengono in vita, ed è esso stesso un reagente, un trasportatore di nutrienti nonché di prodotti di scarto;
- è fondamentale per la termoregolazione (tramite la sudorazione);
- ha la funzione di ammortizzare gli shock a cui sottoponiamo il nostro corpo in movimento o durante un impatto: nella la nostra testa è presente del liquido che protegge il sistema nervoso centrale (il liquor, ma alcuni hanno molto più liquido di altri 🙂), e mantiene infatti le cartilagini ben idratate. Una curiosità: l’acido ialuronico e il condroitin solfato che prendiamo come integratori per le nostre cartilagini rovinate, tra i vari modi, lubrificano la cartilagine depositandosi all’interno della stessa e richiamando acqua. Se di acqua non ce n’è a sufficienza…
Perdita giornaliera di acqua
Quindi vediamo che l’acqua è un elemento fondamentale per la vita a causa di tutte le funzioni elencate sopra. Il problema è che ogni giorno perdiamo un certo quantitativo di acqua. Lo perdiamo con:
- le urine (1-2 litri);
- con la sudorazione (molto variabile da 0,5 litri con la semplice perspirazione fino a 2 litri in caso di sudorazione intensa. Quando fa caldo e quando facciamo attività fisica perdiamo molti liquidi. se facciamo attività fisica in un ambiente caldo è meglio che mettiamo degli assorbenti sotto le ascelle!);
- con la respirazione e parlando, da 250 a 350 ml (sarà per questo che le donne si lamentano di più? Si disidratano maggiormente perchè parlano tanto?) Quando fa freddo alitate e vedete del fumo: quello è vapore acqueo. Ecco avete la prova comprovata che respirando e parlando si perde acqua, quindi se avete sete parlate di meno! (ogni riferimento è puramente casuale);
- con le feci, circa 200 ml. Ovviamente in caso di diarrea viene persa una maggiore quantità di acqua, anche perchè il rapido transito intestinale non permette al colon di riassorbire l’acqua che è contenuta nelle feci (non vi dico quanta ne persi l’ultima volta che mi sono arrischiato in un ristorante cinese).
Giornalmente vediamo che perdiamo un quantitativo di acqua che va da minimo 2 litri, fino a 3-4 litri in caso di temperature elevate, importante attività fisica e in caso di vomito e diarrea anche di più.
Reintegrazione d’acqua
Come facciamo a recuperare queste perdite che avvengono giornalmente? Eccovi la pronta risposta:
- 250-350 ml di acqua la produciamo noi stessi nelle reazioni che avvengono nelle cellule;
- da 0,5 ml ad un litro è presente nel nostro cibo, ovviamente soprattutto in frutta e verdura. Ma chi non ne mangia in abbondanza perde una fetta di questa parte di recupero (e tu, si proprio, tu che stai leggendo con un cornetto algida in mano invece di sgranocchiare un cetriolo sai bene che sto dicendo la verità);
- ed infine la parte di acqua più bistrattata e discriminata: l’acqua da bere. e non il succo di frutta la birra, il tè o il caffè (la teina/ caffeina e l’alcool hanno azione diuretica quindi per dirla in maniera semplice te li pisci tutti). La semplice acqua apporta il quantitativo principale per ripristinare le nostre riserve idriche. In media circa 1,5-2 litri di acqua al giorno. Questo è il fabbisogno medio individuato per un essere umano adulto
Se la matematica non è un’opinione vediamo come se faccio attività fisica in un ambiente molto caldo o sudo come un cammello (in realtà non so se i cammelli sudino veramente) abbiamo detto che posso arrivare a perdere anche 3-4 litri di acqua al giorno. Se ci sono 38 gradi e sudo tuttta la mattina senza rentegrare liquidi o non ne reintegro abbastanza cosa succede? Che mi sento stanco o fiacco. Ma allora perchè ca##o dico io voglio un integratore di magnesio e potassio?
I sintomi della disidratazione
Ora vediamo in dettaglio quali sono gli effetti di una iniziale e lieve disidratazione (riduzione tra l’1 e il 2 % di peso corporeo):
- sensazione di malessere;
- sensazione di stanchezza;
- sete (negli anziani la sensazione di sete è ridotta e quindi viene avvertita di meno);
- debolezza muscolare;
- vertigini, stordimento;
- cefalea. la disidratazione può essere una causa primaria di cefalea. ma non solo: può anche essere il trigger scatenante un attacco di emicrania.
Se qualcuno si ritrova nei sintomi che patisce d’estate, alzi la mano! Non è la pressione bassa! Ora abbassatela che avete le ascelle sudate!
C’è inoltre una riduzione della secrezione di liquidi corporei con aumento della loro concentrazione:
- saliva (sensazione di bocca asciutta e secca, alitosi. Bevete che la saliva concentrata puzza!);
- lacrime (ad esempio un bambino disidratato che piange non produce lacrime);
- urine. il rene compensa il ridotto introito di liquidi o l’aumentata perdita, concentrando le urine, che saranno in quantità inferiore e di un colorito più carico. Purtroppo anche questo meccanismo è deficitario negli anziani che quindi da un lato un ridotto stimolo ad introdurre liquidi, dall’altro una minore possibilità di concentrare le urine e hanno quindi un rischio più alto di disidratarsi.
- sudore: viene compromessa la capacità di produrre abbondantemente sudore, e quindi di disperdere il calore (il sudore assorbe calore dalla pelle ed evapora, raffreddandoci). La mia percezione del caldo aumenta e la tolleranza allo stesso si riduce. Capito uno dei motivi per cui non sopportate il caldo? invece di sventolarvi col ventaglio bevete!
Se l’idratazione non viene compensata e perdo più del 2% di peso corporeo avrò :
- confusione mentale,
- irritabilità negli adulti e sonnolenza nei bambini;
- mancanza di sudorazione, con aumento della temperatura corporea e possibile comparsa di febbre;
- le urine emesse sono molto poche, di colorito giallo scuro o ambra;
- pelle avvizzita;
- occhi infossati;
- nei bambini fontanella infossata.
- aumento della frequenza cardiaca, riduzione della pressione arteriosa;
- nelle forme più gravi delirio, incoscienza fino allo stato comatoso.
Lo stimolo della sete
Molti di questi stati di disidratazione lievi sono creati in ambienti particolari durante studi scientifici…Ma saranno anche tipici nella quotidianità? Vi racconto un aneddoto di una signora che beveva un bicchiere d’acqua a pranzo ed uno a cena ( quindi assumeva tra i 300 e i 500 ml di acqua al giorno). Quindi ogni giorno mancava di reintegrare da uno a due litri di acqua (ed era stitica, chissà perchè). Quindi, persistendo questa condizione nel tempo, sicuramente era arrivata al punto di disidratata più dell’1% del suo peso corporeo. E quanti di voi non bevono al mattino, prendono solo un caffè e magari la prima quantità importate di acqua l’assumono a pranzo? Assumono acqua solo quando hanno sete. Avere sete non va bene. Ricordo un mio parente che praticava ciclismo e diceva “Durante una gara devi bere prima di avere sete, perchè se hai sete è già troppo tardi!”.
Quando si ha sete il corpo è già in una fase iniziale di disidratazione, quindi inizia già a manifestare i sintomi su elencati (ci stiamo già avvicinando al fatidico 1%). Immaginate un anziano cronicamente disidratato che in qualche modo riesce a compensare, funzionando sempre ad un livello inferiore delle sue massime possibilità. Magari è disidratato all’1-2% di peso corporeo ma all’arrivo del caldo la sudorazione gli peggiora il quadro. Potrebbe farlo anche banalmente una diarrea, un eccesso di diuretici od anche un episodio febbrile. A quel punto si passa all’elenco dei sintomi conclamati della disidratazione e se la situazione persiste si passa alla grave disidratazione e fino al coma.
In guardia medica è frequente la chiamata per anziani che in seguito a queste situazioni non rispondono più ai loro parenti e non interagiscono con l’ambiente circostante, finendo in uno stato semicomatoso. I parenti allarmati chiamano il medico che come un santone lo fa resuscitare, gridando “Lazzaro alzati e cammina!” mentre gli fa un paio di soluzioni fisiologiche endovena.
Conclusioni
In realtà bastava che in qualche modo l’anziano o chi lo assiste, tenesse sott’occhio l’introduzione quotidiana di liquidi, incrementandola a seconda delle necessità. Ma questo è un altro discorso, un discorso tutt’altro che semplice. Un discorso per la generazione che crescerà con me leggendo questi articoli e che quando sarà un vecchio rimbambito, si sarà abituato così tanto a bere due litri e più d’acqua al giorno che non disturberà mai i medici della guardia medica per questo motivo. Spero che i miei futuri colleghi mi saranno riconoscenti!!!
Fonti
L’acqua come nutriente essenziale: le basi fisiologiche dell’idratazione
Assunzione d’acqua, bilancio idrico e fabbisogno idrico giornaliero
Una reviw della letteratura sull’importanza dell’acqua per la popolazione anziana mondiale