Ero tranquillamente seduto sulla panchina a godermi il sole ed un buon libro, nell’intervallo tra una divertentissima lezione di medicina e l’altro. Sgranocchiavo i taralli e le mandorle tostate che mia nonna mi aveva preparato per la pausa pranzo. Che taralli che faceva mia nonna! Mi coccolavano ad ogni morso con il loro aroma. Ed ecco che all’improvviso vedo avvicinarsi una ragazza.
“Ciao”, mi fa, “Cosa stai leggendo?”
La riconosco: una studentessa del mio corso. “Almeno cerca di rilassarti nella pausa pranzo!” esclama, canzonandomi. Io le sorrido di rimando “Sto leggendo un libro su come migliorare lo stile di vita delle persone e ridurre l’incidenza delle loro patologie croniche” le spiego. “Ah!?” mi guarda un po’ stranita, come se quella cosa fosse ambigua e non la riguardasse affatto.
Vi lascio immaginare quanti corsi sulla prevenzione e sullo stile di vita si fanno nella facoltà di medicina. E quanto vengano inculcati nei futuri camici bianchi questi fondamentali concetti. Lasciando cadere l’argomento mi chiede: “Se hai finito il pranzo ci andiamo a prendere un caffè?”
Guardo l’orario e mi sale l’ansia: erano le tre. “Ehm veramente tu dovresti sapere che la caffeina ha una emivita di 5-7 ore ( il tempo che ci mette la quantità di una sostanza a dimezzarsi nel sangue), ed io sono particolarmente sensibile! Alle 10 di sera avrò ancora mezza tazzina di caffè nel sangue!” Cerco di spiegare.
“Ma dai che vuoi che sia, con la stanchezza che abbiamo per la giornata, dormirai tutto di fiato!”
“Io, sono già nervoso per gli esami, la caffeina attiva il sistema nervoso simpatico e peggiora la variabilità cardiaca…Passerò la nottata sveglio a pensare alle domande di anatomia patologica! E tu sai benissimo che con la variabilità cardiaca sballata mi aumenta anche il rischio di infarto!”
“Ma dai! con tutti i farmaci e le tecniche di disostruzione delle coronarie (i vasi sanguigni che portano sangue al cuore. Una loro ostruzione è causa di infarto miocardico) che ci sono ti salverai di certo! E’ solo un caffè… Vieni, prendi un decaffeinato.”
“Non sai che il decaffeinato comunque contiene un 30% di caffeina rispetto ad un caffè normale?”
“E allora un ginseng!” insistette.
“Il ginseng è composto così: una percentuale infinitesimale di ginseng, un 20% di caffè, e poi latte e zucchero in abbondanza!
- il caffè espresso ha tra i 60 e 120 mg di caffeina per tazzina
- Il decaffeinato tra i 18 e 40;
- il tè tra i 40- 50 mg ;
- la cioccolata fondente 50 mg/100 gr;
- la coca cola 20-30 mg per la lattina da 33 ml;
- una redbull 100 mg per lattina!”
In questo modo avevo tolto la possibilità di offrirmi quasi tutte le bevande contenenti caffeina che si potevano acqustare in un bar.
“Ora capisco perché sei così nervoso! Pensi e ti preoccupi troppo per troppe cose! Butta giù e basta, non leggere le etichette!”
“Ma così mi viene più ansia ancora!” mi difendo.
“Su dai vieni, ! non leggere quei libri sullo stile di vita, che la vita te la guastano! Andiamo!” Mi prende per un braccio e mi spinge verso il bar.
Allora la mia difesa incalza: una revisione di 58 studi e trial randomizzati su un vasto numero di persone, tra giovani e adulti, ha valutato che il consumo di caffè:
- rende difficoltoso l’addormentamento;
- aumenta la frequenza dei risvegli notturni;
- riduce il numero complessivo delle ore di sonno;
- riduce le ore passate nella fase NON REM !!! TI RENDI CONTO? La parte del sonno che più aiuta a recuperare, in cui viene liberato l’ormone della crescita che ripara muscoli e articolazioni e i nostri vasi sanguigni, che ci fa sentire freschi e riposati, rilassati e senza dolori la mattina successiva!
- aumenta la sonnolenza e la necessità di dormire di giorno ( e per forza visto il discorso di prima);
- quanto più si va avanti con l’età, quanto più si aumenta la dose e quanto più l’ora del consumo si avvicina all’ora in cui si va a letto, tanto peggiori e maggiori sono gli effetti prima elencati”.
Mi guardò allibita, come un cristiano che sente predicare un musulmano. Forse con il discorso dell’ormone della crescita liberato di notte l’avevo destabilizzata. “Ok, va bene lasciamo stare” proferisce quasi con compassione. “ Preferisco prenderlo da sola il caffè. Così stanotte dormirai tranquillo”. La guardai allontanarsi ancheggiando. Sì, decisamente: avevo acquisito la possibilità di dormire tranquillo quella notte…
Fonti
Effetti della caffeina sulla variabilità cardiaca durante il sonno.
Quanti caffè ci sono in una red bull.